Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

Oggi voglio raccontarvi una storiella che mi ha fatto riflettere molto. Se volete, potete anche leggerla o ascoltarla sul nostro sito: www.bibbiaoggi.it.

C’era una volta un ragazzo che aveva un carattere molto difficile. Si lasciava prendere facilmente dall’ira, diceva parole offensive e litigava spesso. Un giorno, suo padre, che lo amava e voleva educarlo, gli diede dei chiodi e gli disse: “Tutte le volte che ti arrabbi con qualcuno, devi piantare un chiodo nella palizzata di casa nostra”. La prima settimana il ragazzo piantò cinquanta chiodi, perché si era arrabbiato cinquanta volte, la seconda trenta e la terza dieci. Con il passare dei mesi, il ragazzo capì che era faticoso piantare chiodi e che gli conveniva controllarsi piuttosto che piantare chiodi. Dopo qualche tempo disse a suo padre: “Papà, ti restituisco i chiodi perché ho capito che non devo più offendere nessuno”. Il padre gli rispose: “Bravo, ragazzo mio! Ora però ti chiedo di venire a togliere tutti i chiodi che hai messo sulle tavole del recinto”. Il ragazzo tolse tutti i chiodi dalla palizzata. Il padre lo prese per mano e gli disse: “Figlio mio, guarda come le tavole sono piene di buchi. Il legno non sarà mai più come prima. Devi capire che quando ti arrabbi e dici delle parole offensive provochi nelle persone delle ferite simili a questi buchi. E se anche gli chiedi scusa, le ferite rimangono in loro”.

Questo racconto mi ha fatto riflettere molto sull’ira e sulle parole offensive che anche noi cristiani a volte diciamo con tanta leggerezza. La Bibbia ci dice: “Togliete via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria! Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.” (Efesini 4,31-32).