Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

Vi racconto una storiella: Lo scorpione e il cristiano. Se volete, potete anche ascoltarla sul sito www.bibbiaoggi.it


Si racconta che un cristiano si era seduto a meditare e pregare sulla riva di un ruscello. Quando aprì gli occhi, vide uno scorpione che era caduto nell'acqua e lottava disperatamente per stare a galla e sopravvivere. Pieno di compassione, il cristiano immerse la mano nell'acqua, afferrò lo scorpione e lo posò in salvo sulla riva. L'insetto, per ricompensa, si rivoltò di scatto e lo punse provocandogli un forte dolore. Il cristiano tornò a meditare, ma quando riaprì gli occhi, vide che lo scorpione era di nuovo caduto in acqua e si dibatteva con tutte le sue forze. Per la seconda volta lo salvò e anche questa volta lo scorpione punse il suo salvatore fino a farlo urlare per il dolore. La stessa cosa accadde una terza volta. E il cristiano aveva le lacrime agli occhi per il tormento provocato dalle crudeli punture alla mano. Un contadino che aveva assistito alla scena esclamò: «Perché ti ostini ad aiutare quella miserabile creatura che invece di ringraziarti ti fa solo del male?». Il cristiano rispose: «Perché seguiamo entrambi la nostra natura: lo scorpione quella fisica, io quella spirituale. Lo scorpione è fatto per pungere, io sono fatto da Dio per aiutare gli altri e per avere misericordia».


L’apostolo Paolo scrive ai cristiani di Efeso: “Noi siamo opera di Dio, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.” (Efesini 2,10).


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