Il 28 e 29 settembre ci sarà l’uscita nazionale di un film: La storia vera di Abby Johnson. Una storia sul tema dell’aborto. È un film del 2019 diretto da Chuck Konzelman e Cary Solomon, con Ashley Bratcher e Robia Scott. Si basa sulla storia vera di Abby Johnson, narrata nelle memorie autobiografiche pubblicate con l'omonimo titolo nel 2011.
Abby Johnson (Ashley Bratcher) è una ragazza al primo anno di college. Un giorno incappa in una delle più grandi catene statunitensi di cliniche abortiste e, nonostante i suoi valori pro-life, si fa convincere a diventare una volontaria, poiché affascinata dal discorso che le fanno sul voler ridurre il numero di aborti. Una volta laureata, viene assunta come accompagnatrice delle donne che desiderano abortire (per "proteggerle" dai manifestanti pro-life che fuori della clinica cercano di dissuaderle) e nel 2008 diventa responsabile di una clinica abortista, in Texas.
A settembre dell'anno successivo, un fatto cambia per sempre la sua vita. Un giorno viene chiamata ad assistere il medico durante un aborto di una donna incinta alla tredicesima settimana. Mentre effettua l'ecografia, in modo che il dottore possa muoversi con l'aspiratore all'interno dell'utero, Abby vede chiaramente il bambino, perfettamente formato, che si contorce convulsamente cercando di sfuggire alla cannula che ha il compito di risucchiarlo. Non può fare a meno di pensare a sua figlia e ai due aborti volontari avuti al tempo dell'università, a come sia stata ingannata su ciò che avviene realmente durante la brusca interruzione della gravidanza. In lacrime, cerca l'aiuto di una volontaria pro-life incontrata anni prima, Marilisa, che insieme al marito dirige un'associazione a favore della vita. Abby decide di licenziarsi e inizia a lavorare insieme a loro come volontaria. L'organizzazione abortista la denuncia per aver rivelato informazioni confidenziali.