Ciao a tutti. Oggi voglio condividere con voi la storia di una farfalla.
Mentre passeggiavo nel parco vicino a casa mia, ho notato una farfalla in mezzo all’erba verde, tra le margherite e i fiori primaverili di tanti colori, che cercava di volare, ma non poteva perché aveva un’ala spezzata. Più si muoveva e si affaticava, nel tentativo di volare, più cadeva a terra come avvitata su se stessa. Ho provato ad aiutarla. L’ho presa nelle mani per farla volare, sciupandola un po’. L’ho lanciata verso il cielo. Ma non c’è stato niente da fare: cadeva a terra ogni volta di nuovo. È impossibile far volare una farfalla che ha un’ala soltanto. Non sapendo che cosa fare, l’ho lasciata su una pietra, in mezzo ai fiori gialli, abbandonata al suo triste destino.
Ecco, senza Dio noi siamo nella condizione di quella farfalla. Il peccato ci ha spezzato le ali e ci ha fatto cadere a terra. La nostra vita senza la fede in Dio non ha ali per volare. Da soli non raggiungeremo mai il cielo. A ogni nostro tentativo sperimenteremo una nuova caduta. E a ogni caduta proveremo dolore e ci faremo del male. Come quella farfalla.
C’è una profezia di Isaia piena di speranza per noi, nel capitolo 40. Dice il profeta: Il SIGNORE dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato. I giovani si affaticano e si stancano; i più forti vacillano e cadono; ma quelli che sperano nel SIGNORE acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano. (Isaia 40,29-31).