Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

“Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente” (Matteo 28,20). Con queste parole di Gesù rivolte ai suoi discepoli si conclude il vangelo di Matteo. Il racconto finisce, ma la storia continua: la missione data da Gesù ai suoi non ha fine. Come non ha mai fine la presenza di Gesù che accompagna i discepoli nella missione. Il vangelo di Matteo inizia con il “libro della genealogia/generazione di Gesù Cristo”. È interessante che la parola genealogia, in greco “genesis”, richiami il libro della Genesi, il primo libro della Bibbia. Un modo per dire un nuovo inizio, una nuova genesi, ma si tratta di un inizio che si iscrive in una storia nella quale Dio stesso è presente: è la storia che va da Abramo a Davide, da Davide alla deportazione in Babilonia, dalla deportazione alla venuta del Messia. Il vangelo prosegue poi con l’annuncio della nascita di Gesù a Giuseppe. Segue il commento di Matteo all’adempimento della profezia di Isaia 7,14. L’accento non è sulla vergine, bensì sul figlio che nasce, al quale viene posto nome Emmanuel, termine ebraico che Matteo traduce: “Dio con noi”. L’intero vangelo di Matteo mostra che Gesù è l’Emmanuel. Dopo la sua risurrezione, Gesù promette ai suoi discepoli: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente”. Il Signore è con noi!

Paolo Mirabelli

08 marzo 2015