Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

La riflessione sulla natura e sul ruolo dei doni/carismi dello Spirito Santo riceve una lunga e sistematica trattazione nei capitoli 12-14 della prima lettera ai Corinzi. Si evince facilmente, senza troppa difficoltà esegetica, che a Corinto c’è grande confusione in merito ai doni dello Spirito, numerose idee distorte e confuse offuscano il pensiero della comunità di Corinto. I cristiani di Corinto mostrano grande interesse per i doni o carismi, specie per quelli più spettacolari, come il dono delle lingue, che attirano ed alimentano il loro orgoglio, rappresentando qualcosa di speciale. Paolo ristabilisce il giusto ordine nella realtà di questi doni. Il posto centrale lo detiene l’amore. Chi ama ha il più grande dei doni. Chi ama si preoccupa perché la chiesa sia edificata. Invece la ricerca egoistica dei doni dello Spirito nasconde qualcos’altro. Privilegiando la dimensione appariscente dell’azione dello Spirito, vengono incrementati l’orgoglio e l’ansia di accaparramento. Considerando i doni dello Spirito in chiave individualistica, viene divisa e lacerata la comunità. Ritenendo che la pienezza della vita cristiana dipenda dal possesso di doni spettacolari, viene scardinata la scala assiologia, la scala dei valori. Perché vi sia carisma occorrono tre condizioni: (1) che sia un dono dello Spirito Santo, (2) dato al cristiano, (3) per il bene e l’utile comune, per l’edificazione del corpo di Cristo. E questo fa sì che il carisma non sia oggetto di pretese meritocratiche e di accaparramento egoistico. Paolo ribadisce alla comunità di Corinto un concetto semplice ma estremamente importante: c’è una diversità che concorre all’unità. C’è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito. C’è diversità di ministeri, ma vi è un medesimo Signore. C’è diversità di operazioni/attività, ma vi è un medesimo Dio. L’apostolo usa tre termini per descrivere quanto avviene: doni/carismi (“charisma”), ministeri (“diakonia”), operazioni (“energema”). Non tanto tre specie diverse di manifestazioni e doni dello Spirito Santo, ma tre aspetti differenti della azione dello Spirito: carisma indica la gratuità, ministero la destinazione comunitaria, attività la forza che Dio fornisce per edificare la sua chiesa.

Paolo Mirabelli

25 gennaio 2016

Gallery|Bibbiaoggi
Foto & Post della Gallery: 1680
Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.