Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

Il nostro testo riporta la missione del profeta Ezechiele. Nella loro brevità, questi pochi versetti offrono preziose indicazioni sulle tre fondamentali coordinate di ogni missione: il mandante, il mandato, i destinatari. Mandante, colui che manda Ezechiele è il Signore Dio: “Io ti mando” (2,3). Lo Spirito (“ruah”) entra nel profeta e lo rende capace di ascolto e di compiere la sua missione. Mandato, è il profeta Ezechiele, caratterizzato ripetutamente (più di 90 volte) qui e altrove come Figlio d’uomo. L’espressione denota probabilmente l’essere umano nella sua debolezza e fragilità, e sottolinea come sia effettivamente il Signore a rendere il profeta Ezechiele capace di compiere la sua missione. Infatti, nonostante questa sua condizione di estrema debolezza, il profeta è abilitato a parlare in nome di Dio e a riferire le parole di Dio: “Così parla il Signore, Dio” (2,4). Destinatari della missione sono i figli d’Israele. La storia lunga della loro infedeltà, considerata sia nel passato (“i loro padri”) sia nel presente (“di me fino ad oggi”), è caratterizzata come storia di ribelli, non solo o non tanto contro una legge o un patto, ma contro Dio stesso: “contro di me” (2,3). Tre espressioni caratterizzano l’infedeltà degli israeliti: si sono ribellati contro il Signore; hanno peccato; sono diventati“figli dalla faccia dura” e dal “cuore ostinato”. Il peccato si traduce così in un duplice indurimento: interiore (cuore) ed esteriore (faccia). Tuttavia, il fatto che il profeta sia mandato ed eserciti la sua missione in Israele dimostra comunque che Dio è presente nella vita del suo popolo, veglia sul suo piano salvifico, e offre loro un futuro di speranza.

Paolo Mirabelli

30 giugno 2015

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.