Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

“Gesù diceva ancora: Come paragoniamo il regno di Dio? O in quale parabola lo mettiamo?”. Così potremmo tradurre letteralmente il nostro testo evangelico. In Isaia 40,18 troviamo una espressione simile nelle forma a quella di Marco, tanto da far dire ad alcuni commentatori che ci troviamo di fronte ad una citazione diretta: “A chi vorreste assomigliare Dio? Con quale immagine lo rappresentereste?”. Dopo aver messo in rilievo la trascendenza di Dio, il profeta dichiara del tutto insensati e vanificati i tentavi dei fabbricatori di idoli di raffigurare Dio con qualche immagine scolpita. In Marco però il senso delle parole di Gesù è positivo, non è certo un oracolo di condanna o di giudizio. Pertanto la somiglianza con Isaia è soltanto nella forma interrogativa, non nel tema. Che cosa vuole dire Gesù con queste parole? Cosa possiamo imparare da queste domande? Che cosa dicono sulla “comunicazione” nella predicazione? Il primo dato da rilevare è l’avverbio “come” (greco “pos”), che è posto all'inizio dell’interrogazione di Gesù. È questo che ci permette di richiamare l’attenzione sulla comunicazione. Il Vangelo è “buona notizia”. L’annuncio del Vangelo ha come tema l’avvento del regno di Dio (1,15), che Marco ha già in parte spiegato, nei capitoli precedenti, essere salvezza e perdono dei peccati, liberazione da ogni forma di schiavitù, guarigione dalle malattie. Perciò, predicare il Vangelo e annunciare il regno di Dio significa parlare di un evento che cambia la vita, perché evento nel quale Dio incontra l’uomo in Gesù Cristo. E, allora, come parlare del regno? Quale linguaggio adottare? Come far diventare buona comunicazione la buona notizia? Come possiamo usare una buona comunicazione nella predicazione perché il Vangelo sia percepito dagli ascoltatori come buona notizia? Ecco il punto. In un certo senso, Gesù ci sta dicendo che il tipo di comunicazione che noi usiamo nella predicazione influenza la ricettività degli ascoltatori. Spesso, infatti, si soffoca la percezione che il Vangelo sia buona notizia proprio a motivo della cattiva comunicazione. Ad esempio, ci sono persone che rifiutano di ascoltare perché l’araldo presenta un “vangelo contro”, come se fosse una disgrazia che si abbatte sugli uomini. Anche i tentavi di addolcire l’insegnamento del Vangelo sono cattiva comunicazione. Allora, quale linguaggio utilizzare e quale comunicazione usare nella predicazione? Gesù utilizza un linguaggio concreto, non astratto; un linguaggio semplice, comprensibile, che attua una comunicazione aperta, inglobante, e non escludente. Gesù usa un linguaggio narrativo aderente al reale: parla di Dio narrando di seminatori e di contadini. Il suo non è un Dio inaccessibile, ma un Padre che offre vita e relazione a chi lo ascolta. Lasciamo allora alla Bibbia la sua forza di evocazione delle cose di Dio e di coinvolgimento del destinatario. Lasciamo che la Parola di Dio dia forma e contenuto alla predicazione. E noi comunichiamo il Vangelo con l’Evangelo.

Paolo Mirabelli

26 giugno 2015

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.