Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

Il titolo di questo articolo potrebbe far pensare alla famosa tesi di Karl Rahner sui “cristiani anonimi”, ma non c’entra nulla. Non è di questo che qui si parla. Si tratta di tutt’altra cosa. Non è questa la “vexsata quaestio”. Lo si capirà subito. Entriamo allora in tema. Il teologo anonimo è colui che fa teologia ma non lo ammette o non se ne rende conto. Solitamente esordisce dicendo: “Io non faccio teologia. A me non interessa la teologia. I teologi non mi sono simpatici”. Poi seguono una serie di asserzioni contro i teologi e la teologia, come se fossero il braccio armato di Satana, le truppe del male. È bene ricordare che il male, la corruzione, l’errore, il peccato possono annidarsi nel più noto dei teologi come nel più sperduto dei contadini. Il teologo anonimo è colui che dice di rifiutare ogni teologia umana, e fin qui potrei anche essere d’accordo, poi però comincia a raccontare e a scrivere delle cose che sono asserzioni teologiche, veri e propri trattati di teologia. La cosa ancora più grave è che presenta il suo “stato dell’arte” come un innocente e innocuo discorso su Dio e sulle cose di Dio, spacciando la propria produzione come delle “verità di Dio appena sfornate”, quando in realtà si tratta di “dottrine d’uomini”. Argomentare su Dio e sulle cose di Dio con un linguaggio umano, non necessariamente filosofico, proprio questo è fare teologia. Anzi, chi fa così si trova ad uno stadio avanzato della teologia: se si fa il paragone con i tre livelli accademici, egli è passato dal “fare propria la teologia” a “fare la propria teologia”. Le cose che dice e scrive non sono altro che la propria riflessione teologica e il contenuto delle sue idee sono asserzioni teologiche. La parola teologia non è una bestemmia. Teologia deriva dal vocabolo “theologia”, che unisce due parole greche: “theos”, Dio, e “logos”, parola, discorso. Quasi tutte le nostre parole derivano dal latino o dal greco, non per questo non ne facciamo uso. E allora il suo “peccato originale” non può essere la derivazione da una lingua antica. Ma che cosa ha la teologia che no va? Perché urta la suscettibilità di alcuni e disturba altri? Purtroppo, bisogna ammetterlo, una certa teologia ha delle gravi responsabilità. L’elenco sarebbe lungo e forse noioso se provassimo a esporre gli errori teologici del XX secolo, vale a dire della teologia a noi più vicina. Ma non tutto ciò che la teologia ha prodotto e detto è sbagliato. Ci sono, oggi come in passato, teologi che producono degli ottimi lavori teologici. Per me una teologia per essere buona, valida, accettabile, deve essere “teologia biblica”, vale a dire ragionare partendo dalla Rivelazione e rimanendo nei confini della Scrittura. Solo la Scrittura, in quanto Parola di Dio, è perfetta e infallibile. La teologia, invece, altro non è che la riflessione umana sulle cose di Dio. In quanto prodotto umano, la teologia può essere messa in discussione, criticata o rifiutata. Quando leggo un libro cerco subito di capire chi è l’autore e quale teologia sostiene, a quale filone teologico appartiene, e ne esamino il contenuto alla luce della Scrittura, che è il mio riferimento ultimo. Comunque preferisco sempre leggere un articolo di un teologo che conosco, che uno scritto di un “teologo anonimo”.

Paolo Mirabelli

09 febbraio 2015

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.