Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

I figli di Dio vivono nel mondo con il proposito di dare gloria a Dio, loro Padre celeste. Non potrebbe esserci motivazione più grande di questa per chiamare i cristiani alla responsabilità e a vivere una vita santa e avveduta. Il modo come noi viviamo non è affatto indifferente a Dio. Il nostro brano continua la trattazione, iniziata al capitolo 8, di un problema che assilla la comunità di Corinto, una chiesa in terra pagana: le carni sacrificate agli idoli. Il culto degli idoli è assai fiorente nella città di Corinto. La chiesa è immersa in una cultura e in una etica profondamente pagana e idolatra. Uno dei problemi che i cristiani affrontano quotidianamente riguarda proprio le carni sacrificate agli idoli, chiamati con il termine greco “eidolothytos” (idolotiti), dal verbo “thyo”, che significa: “sacrificare, immolare”. Poiché l’idolo non mangia e non beve, le carni sacrificate agli idoli sono distribuite e offerte come cibo ai presenti al banchetto che segue il sacrificio, oppure vendute ai macelli e nei mercati. Alcuni cristiani si trovano a partecipare ai sacrifici pagani e alla Cena del Signore. Paolo, l’apostolo, intima loro un aut aut: “Voi non potete partecipare alla mensa dei demoni e alla mensa del Signore”. C’è poi chi compra al macello carne sacrificata agli idoli. Che succede in questo caso? Paolo, citando il Salmo 24,1, afferma che si può mangiare di tutto senza fare inchieste. Infine è il caso di coloro che sono invitati a un banchetto e non sono al corrente della provenienza delle carni. Che fare? L’apostolo sostiene che, se si ignora la provenienza della carne, si può mangiare di tutto. Se qualcuno però fa sapere che si tratta di carni sacrificate agli idoli, il cristiano deve astenere dal mangiarle. Il motivo? La coscienza debole dell’altro, del fratello. Non bisogna essere di scandalo né ai giudei, né ai greci, né alla chiesa di Dio. L’astensione dalle carni sacrificate è motivo per il cristiano di testimoniare apertamente la fede nell’unico vero Dio e di esprimere la sua opposizione al culto degli idoli.

Paolo Mirabelli

09 febbraio 2015

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.