Confesso di non trovare una ricca umanità nei miei interlocutori religiosi più recenti, mentre in passato conobbi anime feconde d’amore e sapienza. Cosa è cambiato? Prima viaggiavo e visitavo le comunità cristiane stringendo nuove amicizie, mentre adesso sono impedito dalla malattia e quindi sono pochi che interagiscono con me. Certo, ci sono ancora dei cari fratelli in Cristo che vengono a trovarmi, e di questo ringrazio Dio. Ogni volta che ricevo una visita penso alle parole di Paolo: E quella mia infermità, che era per voi una prova, voi non la disprezzaste né vi fece ribrezzo; al contrario mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesù stesso (Galati 4:14). Ciò compensa la tristezza causatami da individui gretti nella fede che pensano ancora di censurare la mia sequela. Voglio dire che costoro tendono spesso e volentieri a ricordarmi i miei fallimenti (il cui parlarmi è inutile), proprio come gli amici di Giobbe: I vostri detti memorabili sono massime di cenere; i vostri baluardi sono baluardi d'argilla (Giobbe 13:12).
Sono stato “rimproverato” di leggere libri cattolici come fossero il veleno per la mia anima. Ora, la mia formazione cristiana, spirituale e teologica, può dirsi cattolica ma non romana, perché quando studiavo conobbi uomini e donne che mi parlavano del Vangelo ben oltre i limiti confessionali che mi venivano imposti. Ascolto più volentieri il Vangelo da sacerdoti piuttosto che da certi “predicattori”, che predicano se stessi anziché predicare Cristo; ve ne sono alcuni poi che parlano sgrammaticando la lingua italiana e recitano la parte di coloro che dovrebbero annunziare gli oracoli di Dio. Non sono affatto iperbolico nel dirvi ciò, nel senso che non sto esagerando per attirare la vostra attenzione: vi assicuro che sono più edificato da certe omelia pronunciata da un ambone piuttosto che dalle sciocchezze dette da certi pulpiti.
Non sono ecumenico, ma ovunque sento parlare del Vangelo con coerenza, si irrobustisce la mia identità di cristiano: fui perdonato ed unito a Dio mediante il sangue di Cristo nel nuovo patto, ricevendo una nuova natura dallo Spirito Santo. E questa consapevolezza nessuno può togliermela.