Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

La Bibbia è piena di domande. Non solo le domande che troviamo nei dialoghi tra gli uomini, ma nella Bibbia ci sono pure domande che Dio pone all’uomo. La prima alla quale penso è quella rivolta all’uomo dopo il peccato, nel giardino dell’Eden: “Dio il Signore chiamò l’uomo e gli disse: Dove sei?” (Genesi 3:9). Questa è la prima domanda che Dio pone non solo ad Adamo, ma anche oggi a me e a te. Dove sono io? Dove sono collocata nella relazione con Dio? Siamo forse nascosti da qualche parte “nel giardino”, e perché? Adamo ed Eva erano nascosti perché avevano peccato e avevano paura. Poi Dio continua: “Perché hai fatto questo?” (Genesi 3:13). La domanda di Dio è per me una chiamata, un invito, a comprendere tutto ciò che ho fatto della e con la mia vita, con il mio tempo. Le domande che lui ci pone non hanno perso forza e importanza. Più leggo la Bibbia, sempre più mi è chiaro che Dio, sin dagli inizi, ha cercato l’essere umano, perché vuole avere con lui una relazione per salvarlo dal peccato. Questa sua ricerca mostra la premura che egli ha per l’uomo, per noi, per me e per te.  Questa sua premura si estende come un filo d’oro attraverso le varie epoche della storia biblica. Se Dio così direttamente domanda “dove sei?”, allora ciò significa che egli veramente pensa a noi. Chi non ti ama, non ha niente da chiederti. Dio invece, poiché ci ama, ha sempre qualcosa da chiederci. E il linguaggio delle sue domande è sempre diretto e si basa sui fatti. Nella sua Parola troviamo, se la leggiamo attentamente, tante domande che Dio rivolge a ciascuno di noi. Egli è sempre così diretto e non abbellisce il contenuto delle sue domande, quando deve riprenderci per degli sbagli che abbiamo commesso.


Se passiamo al Nuovo Testamento, sono tante le domande che Gesù pone. La prima alla quale penso è quella posta a Cesarea di Filippo ai suoi discepoli: “E voi, chi dite che io sia?” (Matteo 16:15). Chi è Gesù per me e per te? Uno dei tanti? È uno che merita ascolto, o no? Come Pietro e gli altri discepoli, mi sento di dire che “noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu (Gesù) sei il Santo di Dio” (Giovanni 6: 69). Gesù Cristo ha spesso chiesto alla gente, alle persone, che cosa lui significava per loro. Attraverso i vangeli, egli oggi mi domanda che cosa lui significa per me? È un amico o un estraneo? È qualcuno che voglio conoscere, o lo evito? È presente nella mia vita, o compare ogni tanto? Se io mi avvicino con fede a lui, se lo cerco come Bartimeo, allora egli mi chiede: “Che vuoi che io ti faccia?” (Luca 18:41). Che cosa vogliamo da Gesù? Che cosa abbiamo capito di lui? Al paralitico di Betesda, Gesù gli ha chiesto se voleva guarire, se voleva essere risanato (Giovanni 5:6). Ma l’infermo rispose che non aveva nessuno che lo aiutasse: era ancora troppo legato alle acque della piscina, perché non aveva ancora capito bene chi era colui che gli poneva quella domanda. Che cosa vuoi che io ti faccia, chiede Gesù a me e a te. Lui può fare ogni cosa, lui può guarire le mie, le tue, le ferite del e nel nostro cuore. Soltanto lui può farlo, e nessun altro. Lui vuole una relazione intima, di fede e amore, con ciascuno di noi.


E se Dio dovesse domandarti qualcosa, come risponderesti? Io credo che ciascuno di noi è chiamato a rispondere a queste due domande che sono emerse dalla Bibbia, perché sono le domande di Dio per noi. La prima: dove sei? La seconda: chi è Gesù per te e che cosa vuoi che lui ti faccia?

Ljerka Mikan

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.