Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

Finisce il 2018 e inizia il 2019, e questo è il tempo che segna il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Un tempo di regali e di doni. Un tempo di luci e di feste. Un tempo di buone intenzioni e di nuove iniziative. Davanti a noi si apre un cammino di 365 giorni. Ogni giorno porterà con sé una novità che non si conosce. Nessuno sa cosa accadrà domani. “Di doman non c’è certezza” (Lorenzo il Magnifico). La vita è un alternarsi di gioie e di dolori, un succedersi ininterrotto di persone che nascono e che muoiono: i nostri compagni di viaggio di un tempo non ci sono più, in compenso però ce ne sono tanti altri che riempiono il cuore di gioia. La modalità con la quale la vita ci è data non ci permette di conoscere il futuro in anticipo e non ci consente di intervenire sul passato, sul nostro vissuto, per modificarlo. La vita non è un file che si può correggere e modificare quando si vuole. La vita si scrive con inchiostro indelebile su carta, e gli errori si segnano in blu o in rosso, secondo la gravità. La vita spaventa alcuni, ma rende felici altri. Siamo troppo piccoli per gestire la vita da soli e affrontare un mondo così grande, fatto di inganni e di pericoli, non ultimo la morte. La scelta giusta da fare è affidare la nostra vita alla guida, alla cura e alla protezione di Dio: colui che ha in mano il tempo e gli eventi, e governa gli uomini e le cose nel tempo infinito.


Nel suo ultimo discorso fatto a Israele al confine della terra promessa, poco prima di morire, Mosè rivolge queste parole a Giosuè suo successore nella guida del popolo d’Israele: “Il Signore cammina egli stesso davanti a te; egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d’animo” (Deuteronomio 31,8). Parole di conforto e d’incoraggiamento per Giosuè e per tutta la comunità in ascolto. Il Signore cammina davanti a te: qualunque sia il nemico o la cosa che ti sta dinanzi, e che ti spaventa nel cammino quotidiano, dovrà vedersela con Dio. Egli sarà con te: ci sarà sempre, ogni giorno della tua vita. Egli non smette mai di esserti amico, di amarti e volerti bene, di prendersi cura di te. Non ti lascerà e non ti abbandonerà: il Signore non ti abbandonerà mai, ti starà sempre vicino. Mariti che lasciano le loro mogli, o mogli che lasciano i mariti, genitori che abbandonano i figli, amici che voltano le spalle quando si è nel bisogno. Sono molte le persone segnate dal dolore, ferite nell’animo per essere state abbandonate da qualcuno. Chi rimette la sua vita nelle mani di Dio, gode della sua promessa, gioisce della sua presenza costante e quotidiana.  Non temere e non ti perdere d’animo: quando le prove e le difficoltà della vita fanno sentire il loro peso, quando pensi di essere sconfitto e perdente, quando pensi di non farcela più e di mollare tutto, non temere e non ti perdere d’animo, perché tu sei nelle mani di Dio.


Dopo la risurrezione, durante l’apparizione in Galilea, nel contesto della missione, Gesù promette ai suoi discepoli di stare con loro “tutti i giorni sino alla fine dell’età presente” (Matteo 28,20).  Il vangelo di Matteo è particolarmente attento alla presenza di Dio in mezzo agli uomini. All’inizio del vangelo troviamo che il nome Emmanuel dato a Gesù significa “Dio con noi” (1,23), e alla fine c’è questa promessa di Gesù ai suoi.  Le parole di Gesù sono un invito a non scoraggiarci, credendo di essere da soli nel cammino della vita; un invito a vedere fiduciosi e con speranza oltre la paura. La sua presenza in mezzo a noi ci aiuta a non  rimanere preda della paura per gli eventi della storia e della natura; ci aiuta a non rimanere turbati e scandalizzati di fronte alle tribolazioni della vita e alle continue lotte e difficoltà. Di fronte alla desolazione che spesso colpisce il cuore e impedisce di vedere con chiarezza e discernimento, per il dolore per la perdita di chi amiamo, per il non senso, per la banalità del male che ci circonda; di fronte a così tanto smarrimento, la promessa di Gesù ci aiuta a rimanere saldi e fermi nella fede, senza andare dietro a quanti urlano più forte degli altri, alle passioni del momento, ai segni e ai miracoli degli uomini, alle novità di questo tempo.


La via è una metafora della vita, e i giorni dell’anno sono le tappe del nostro cammino. Il libro dei Salmi, nel capitolo 1, ci pone davanti due vie, e l’uomo può scegliere quale seguire e percorrere: la via degli empi o la via dei giusti. I giusti sono coloro che affidano la loro vita nelle mani di Dio, e fanno riferimento alla sua Parola, giorno e notte: 365 giorni l’anno, come 365 sono gli anni della vita di Enoc vissuti in compagnia di Dio. Per l’Ecclesiaste, la conclusione di ogni discorso sulla vita dell’uomo verte sul temere Dio e osservare i suoi comandamenti. L’Evangelo, che non è una buona idea, ma una buona notizia, ci dice che Gesù è venuto a dare vita eterna a chi crede in lui.

Paolo Mirabelli

18 dicembre 2018

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.