Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

Il presente articolo nasce da una domanda sul peccato che ci è stata posta da una giovane sorella in fede che frequenta un liceo scientifico.


Ho letto il link che mi hai messo nei commenti e mi chiedevo se mi potevi inviare qualcosa sulla gradazione di peccato, cioè esistono peccati minori e maggiori, perché in classe quando c'è l'ora di religione ci sono dei dibattiti. Per favore, mi potresti aiutare? (Marialucia).


Certamente, carissima Marialucia, sono lieto di poterti aiutare. Come tu sai, la Chiesa Cattolica distingue i peccai in “mortali” e “veniali”. Ecco la definizione che ne dà il Catechismo:


1854 È opportuno valutare i peccati in base alla loro gravità. La distinzione tra peccato mortale e peccato veniale, già adombrata nella Scrittura, si è imposta nella Tradizione della Chiesa. L'esperienza degli uomini la convalida.


1855 Il peccato mortale distrugge la carità nel cuore dell'uomo a causa di una violazione grave della Legge di Dio; distoglie l'uomo da Dio, che è il suo fine ultimo e la sua beatitudine, preferendo a lui un bene inferiore.


Il peccato veniale lascia sussistere la carità, quantunque la offenda e la ferisca.


Come tu stessa puoi notare da ciò che il Catechismo dice, questa distinzione non è presente nella Bibbia, ma si è imposta nella Tradizione della chiesa. Devi sapere che molte dottrine della Chiesa Cattolica non hanno un fondamento biblico,  ma sono sviluppi successivi di definizioni dogmatiche che il Magistero eleva alla pari della Scrittura. Noi cristiani invece consideriamo la Tradizione della chiesa soltanto una riflessione teologica, e dunque non normativa. Per noi cristiani soltanto la Scrittura è normativa.


Veniamo allora all’insegnamento biblico sul peccato. Ecco in breve.


La definizione più comune che la Bibbia dà del peccato è la seguente: Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge.” (1 Giovanni 3,4).


Nella Bibbia ci sono molti vocaboli per dire il peccato, ma il termine greco più comune del Nuovo Testamento per designare il peccato è hamartia, che significa: “mancare il bersaglio”.


La Bibbia dice chiaramente che il peccato ha come conseguenza la morte. Ascoltiamo le parole dell’apostolo Paolo: “Il salario del peccato è la morte” (Romani 6,23). E la condizione di morte colpisce tutti gli uomini indistintamente, ecco perché Dio, che tanto ci ha amati, ha dato suo Figlio per noi perché potessimo avere la vita.


La Bibbia racconta molte storie di peccato, forse una delle più note è quella del re Davide che uccide Uria e prende sua moglie Betsabea. La Bibbia contiene anche degli elenchi di peccati. Paolo chiama questi peccati “opere della carne” e ne elenca alcune (Galati 5,19-21). Marialucia, nota come in questo elenco di peccati non è menzionato, ad esempio, l’omicidio, mentre si parla di “discordie” o di “inimicizie”, eppure alla fine dell’elenco si dice che “chi fa tali cose non erediterà il regno di Dio” (Galati 5,21). Non dobbiamo credere, e questa è una tentazione molto forte, che i peccati che hanno delle conseguenze meno gravi siano “peccatucci”. Secondo la Bibbia, “ogni iniquità è peccato” (1 Giovanni 5,17). Ma Gesù va ancora oltre. Vediamo due soli insegnamenti di Gesù sul peccato, entrambi tratti dal vangelo di Matteo. Secondo Gesù persino il desiderio, incontrollato, iniquo, trasgressivo, del cuore è peccato, e mena alla geenna (Matteo 5,21-30). Nessuna legge umana condannerà mai qualcuno per aver desiderato un’altra donna, mentre Gesù sì. Gesù sostiene che il peccato è una cosa grave e seria che nasce dal cuore dell’uomo. In un altro contesto, egli afferma che le “parole oziose” sono soggette a giudizio e a condanna, poiché sono l’espressione di ciò che c’è nel cuore (Matteo 12,33-37). Nota come in entrambi i casi riportati si parla di peccati che hanno a che fare con il desiderio o con le parole, eppure i toni sono duri, severi.


Eccoci dunque giunti alla conclusione, ma ci tengo a dirti che le poche cose che ho scritto non esauriscono certamente il tema del peccato, sul quale possiamo ritornare.


Tutti i peccati sono mortali nel senso che conducono alla morte. C’è solo un modo per avere il perdono dei peccati e la vita eterna: Gesù Cristo. Secondo la Bibbia, c’è solo un “peccato mortale”, che non sarà perdonato agli uomini: è la “bestemmia contro lo Spirito Santo” (Matteo 12,31-32). Certamente le conseguenze dei peccati che commettiamo sono diverse: un conto è uccidere una persona e un conto è violare il divieto di sosta. Ma il peccato, per usare una metafora, è come una brutta malattia mortale, come potrebbe essere il cancro o altro: quando la malattia entra nell’uomo, manifesta i primi sintomi lievi (una piccola macchia, qualche chilo di peso in meno, un po’ di stanchezza), poi però si presenta in tutta la sua gravità, bruttura e mortalità. Così è il peccato: la parola oziosa, per rimanere in tema con gli esempi, non è una banale parolina detta di troppo, ma è il sintomo spirituale che dice che il peccato è nell’uomo, e se non si interviene in tempo, il peccato si manifesterà in tutta la sua peccaminosità e genererà la morte.


Tu però hai la vita perché Gesù vive in te.

Paolo Mirabelli

02 febbraio 2016

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.