"Gesù, emesso un gran grido, rese lo spirito" (Marco 15:37). Quale spirito rese Gesù alla sua morte dopo la sofferenza sulla croce? Di nessun altro prima di Lui in tutta le Scritture fu detto questo, mentre di ogni uomo o donna descritti nella Bibbia che terminarono i loro giorni sulla terra, fu detto che morirono. Lo spirito che era in Gesù era lo Spirito di Dio che scese su di Lui quando Giovanni lo battezzò nel Giordano (Matteo 3:16) e fu lo stesso per mezzo del quale fu concepito in Maria (Matteo 1:18,20). Lo Spirito Santo era in Lui perché Egli era Dio sceso in terra e per questo chiamato l'Emmanuele: "Dio con noi" (Matteo 1:23). Egli è Dio.
Capiamo quindi che in Lui non vi era uno spirito di questo mondo. Le Scritture ci insegnano che in ciascuno di noi c’è lo spirito dell’uomo: "Infatti chi, tra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così nessuno conosce le cose di Dio se non lo Spirito di Dio”. (1 Corinzi 2:11). Sebbene quindi Gesù sia venuto in carne ed ossa, il Suo Spirito non era di questo mondo perché Egli conosceva le cose di Dio. Infatti il Signore quando era ancora con i suoi discepoli disse loro: "Io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà voi il Consolatore, ma se me ne vado, io ve lo manderò” (Giovanni 16:7). Questo, per noi che veniamo dopo quasi duemila anni dal sacrificio di Gesù, con le Scritture in mano (dono unico e prezioso), non possiamo non riconoscere la sua identità divina veramente proveniente da Dio. Infatti grazie al sacrificio di Colui che deteneva in se stesso lo Spirito di Dio, abbiamo quello Spirito tra noi, come guida, come Consolatore e come legame, "sigillo" che unisce tutti i credenti: "Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione" (Efesini 4:30). Ancora: "chi si unisce al Signore è uno spirito con Lui"(1Corinzi 6: 17).
Quando evangelizziamo incontreremo molti con un cuore duro e cieco, perché un cuore che non crede viaggerà nella direzione sbagliata, contraria a Dio, con un velo davanti agli occhi. Ma questo non deve scoraggiarci, perché lo Spirito di Dio è con noi e il tempo del suo ritorno è vicino, e noi abbiamo la promessa del suo ritorno, se siamo servi operosi e fedeli: "Beato quel servo che il suo padrone, arrivando, troverà a far così" (Luca 12:43).