Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

“E tu, Betlemme Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni” (Michea 5,1). La profezia di Michea parla di Betlemme come luogo di nascita di Gesù. L’evangelista Matteo riporta l’adempimento della profezia, nel capitolo 2,1-6. A Betlemme è nato Gesù, il Salvatore del mondo, il Principe che pascola il popolo di Dio.


Il nome “Betlemme” significa “casa del pane”; il nome primitivo della città era “Efrata”. Betlemme è una città conosciuta nella Bibbia sin dal libro della Genesi, sin dall’inizio della storia di Israele, sin dall’epoca dei patriarchi. Da Betlemme passava la strada che da Gaza conduceva alla città di Gerusalemme, che toccava Ebron. Il profeta Geremia parla delle carovane che transitavano da Betlemme (41,17). Betlemme era un luogo di sosta, di ristoro, di riposo per poi continuare il viaggio, il cammino verso la meta. Betlemme era un rifugio per i profughi, un luogo di ristoro per gli affamati e assetati dal viaggio, un luogo di riposo per chi ormai stanco aveva molta strada da fare, un luogo dove ripensare il cammino fatto e preparare quello da fare.


A Betlemme Giacobbe vi seppellì Rachele, sua moglie e madre di Giuseppe. Rachele, la moglie amata, morì durante il viaggio di ritorno di Giacobbe a Canaan, nella terra promessa. “Poi partirono da Betel. C'era ancora qualche distanza per arrivare a Efrata, quando Rachele partorì. Ella ebbe un parto difficile. Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: Non temere, perché questo è un altro figlio per te. Mentre l'anima sua se ne andava, perché stava morendo, chiamò il bimbo Ben-Oni; ma il padre lo chiamò Beniamino. Rachele dunque morì e fu sepolta sulla via di Efrata, cioè di Betlemme. Giacobbe eresse una pietra commemorativa sulla tomba di lei. Questa pietra commemorativa della tomba di Rachele esiste tuttora” (Genesi 35,16-20). “Quanto a me, mentre tornavo da Paddan, Rachele mi morì nel paese di Canaan, durante il viaggio, a qualche distanza da Efrata; e la seppellii in quel luogo, sulla via di Efrata, che è Betlemme” (Genesi 48,7).


Betlemme era la patria di origine di Elimelec e di sua moglie Naomi. Era la patria anche di Boaz, il bisnonno di Davide. A Betlemme Rut, la moabita, visse con Boaz suo marito. Memorabili le parole di Rut rivolte alla suocera Naomi (Rut capitolo 2). Rut è la donna simbolo della fedeltà alla casa di suo marito, anche dopo la morte. Rut fu la madre di Obed, il quale fu il padre di Isai (il nome Isai diventa Jesse in Matteo capitolo 1), padre di Davide (4,17).


Betlemme era la città di Davide (1 Samuele 1,1-13), il grande re di Israele. Qui il profeta Samuele unse Davide, il più piccolo tra i figli di Jesse, re di Israele. “Allora Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno lo Spirito del Signore investì Davide. Poi Samuele si alzò e se ne tornò a Rama” (1 Samuele 16,13).


Giuseppe, marito di Maria (madre di Gesù), era di Betlemme. “Dalla Galilea, dalla città di Nazaret, anche Giuseppe salì in Giudea, alla città di Davide chiamata Betlemme, perché era della casa e famiglia di Davide” (Luca 2,4). Fu a causa di un censimento, decretato da Cesare Augusto, che Giuseppe a Maria salirono a Betlemme, per farsi registrare. Ed avvenne che “mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo” (Luca 2,6-7). Betlemme è dunque il luogo dove è nato Gesù Cristo.


Rileggere le pagine della Bibbia che parlano di Betlemme ci serve a ripercorrere la storia della salvezza e del nostro Salvatore, Gesù Cristo. È come fare un viaggio. La nostra vita si svolge sulle strade del mondo, in tante città diverse, in compagnia di tante persone. Sappiamo dove siamo nati, ma non sappiamo dove moriremo. Rileggere di Betlemme nella Bibbia ci serve a sapere che il Signore Gesù è venuto in mezzo a noi, a camminare con noi, ad accompagnarci e guidarci nel lungo viaggio della vita, nel viaggio che da questa terra ci porterà in cielo, nella casa del Padre.

Paolo Mirabelli

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.