Ciao a tutti! Voglio condividere con voi una breve riflessione. Se volete, potete anche leggerla e ascoltarla sul nostro sito: www.bibbiaoggi.it .
La grave siccità di questi giorni, ormai non piove da molti mesi, ha fatto sì che la portata delle acque del Fiume Po diventasse troppo debole, e l’acqua salata del mare, il cosiddetto cuneo salino, risalisse lungo il letto del fiume e penetrasse nel terreno, mettendo a rischio la coltivazione. L’acqua del mare che sale lungo il fiume Po è inutilizzabile per l’irrigazione e non è potabile.
Questo fenomeno naturale diventa una lezione di vita, una metafora della nostra vita spirituale. Nella lettera ai Romani, al capitolo 12, versetto 21, l’apostolo Paolo ci esorta a “non essere vinti dal male, ma a vincere il male con il bene”. Il male è come l’acqua salata del mare che sale lungo il fiume: se non lo respingiamo con la forza del bene, rende la vita arsa. Nella seconda lettera ai Corinzi, al capitolo 6, versetto 14, Paolo scrive: “Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi”. Dobbiamo imparare a proteggerci e a difendere la nostra identità e santità. La comunione con le persone è come l’acqua del Fiume Po, è come i vasi comunicanti: se la nostra fede è forte, allora anche la portata delle nostre acque sarà forte, e ricacceremo l’acqua salata verso il mare; se invece la nostra fede è debole, debole sarà pure la nostra portata d’acqua, e l’acqua salata del mare salirà e renderà sterile l’intera vita.
Preghiamo il Signore che mandi di continuo nella nostra vita la pioggia della sua Parola e del suo Spirito!