Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

È l’ennesimo caso. Un prete di Cerano, nel Novarese, don Federico Sorrenti, ha deciso di lasciare la tonaca per amore di una donna. Il suo vescovo ha comunicato ai parrocchiani: “Don Federico nelle ultime settimane ha confidato di essersi innamorato nel corso dell’ultimo anno di una donna e di aver maturato la scelta di voler costruire una famiglia e imboccare un nuovo percorso di vita”. Il vescovo si è poi detto rammaricato e addolorato per la scelta di don Federico, per il bene che ha fatto nel suo intero percorso sacerdotale; una scelta dirompente e di impatto, che crea sofferenza nella nostra Chiesa e a tutti voi; “ma dobbiamo rispettare la sua decisione, riconoscendone la correttezza”.


Che dire? Innamorarsi di una donna, decidere di sposarsi e fare una famiglia è la cosa più “giusta, santa e buona” (espressione di Paolo ai Romani, quando parla della legge di Dio) che un uomo possa fare; non ha nulla di sbagliato. Quando Dio, il Signore, crea l’uomo e la donna, il libro della Genesi dice che “maschio e femmina li creò” (1,27). Nel secondo racconto della creazione si dice che l’uomo quando vide la donna esclamò: “Finalmente questa è ossa delle mie ossa e carne della mia carne” (2,22). La donna è ciò che gli corrisponde, ciò che sta di fronte all’uomo; è il suo aiuto convenevole; è ciò di cui l’uomo ha veramente bisogno. Per questo il racconto si conclude con queste parole: “L’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà alla sua donna, e i due saranno una sola carne” (2,24). Conoscere, venire verso, coricarsi con: sono tre verbi che la Genesi usa per dire il rapporto sessuale tra un uomo e una donna. Il desiderio di un uomo per una donna non ha nulla di peccaminoso e non è una conseguenza del peccato: è insito nella natura dell’uomo. I primi capitoli della Genesi sono pieni di limiti imposti all’uomo: da quello legato all’alimentazione, il non uccidere, a quello legato al tempo, il rispetto del sabato. C’è poi il limite che si trova in mezzo al giardino: l’albero della conoscenza del bene e del male. Ma la donna non è per niente un divieto o un limite imposto all’uomo. L’uomo e la donna sono creati per stare insieme. I patriarchi sono tutti sposati, e non per questo meno fedeli a Dio: Abramo è padre della fede e amico di Dio. Giobbe è sposato, così pure Mosè. Giosuè e Davide sono sposati. Molti giudici e profeti lo sono. Nel Nuovo Testamento, tra i discepoli di Gesù, persino Pietro era sposato (Gesù ne guarisce la suocera) e altri apostoli (1 Corinzi 9,5). I vescovi e i diaconi delle primitive comunità erano tutti padri di famiglia. Il dato biblico, come si evince, dimostra che non c’è nessun corto circuito tra l’essere sposato e avere un ministero. Anzi, spesso la moglie è di grande aiuto in situazioni delicate, interne ed esterne alle comunità. Il celibato imposto ai sacerdoti è un’istituzione umana, né voluto né richiesto da Dio, che risale a diversi secoli dopo Cristo, diventato norma dopo la riforma gregoriana (Gregorio VII) e sancito poi dal Concilio di Trento. È una disciplina della Chiesa Cattolica (nelle chiese d’Oriente i preti sono sposati), ma non è né materia di fede né dogma. Nel Nuovo Testamento il matrimonio, vera immagine del rapporto Cristo-chiesa (Efesini 5), è raccomandato a tutti (Ebrei 13,4) e richiesto per l’ufficio di vescovo e quello di diacono (1 Timoteo 3; Tito 1), mentre il celibato (non sposarsi) è una libera scelta di vita per chi ha questo dono (1 Corinzi 7).

Paolo Mirabelli

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.