Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

La parola greca “paradosis” letteralmente significa tradizione. In sé il termine non dice se ciò che si fa sia giusto o sbagliato: è dal contesto che lo si capisce. Il termine ricorre tredici volte nel Nuovo Testamento. In nove casi si riferisce a tradizioni rabbiniche. In 1 Corinzi 11 e 2 Tessalonicesi 2 si riferisce agli insegnamenti di Gesù e degli apostoli. Queste tradizioni non sono altro che elementi del Vangelo trasmessi alle chiese dagli apostoli. La trasmissione di queste tradizioni/insegnamenti è avvenuta inizialmente per mezzo della predicazione e degli scritti apostolici. Successivamente poi sono state raccolte e trasmesse nel Nuovo Testamento. Ed ecco una prima conclusione: i cristiani riconoscono come valide, e dunque come norma di fede, tutte quelle tradizioni (insegnamenti) che risalgono a Gesù e agli apostoli e che sono contenute nella Bibbia. Il solo criterio dell’antichità non è ammissibile per stabilire se una tradizione sia vera, giusta e buona: ci sono tradizioni millenarie, molto antiche, ma hanno un’origine pagana e immorale. Occorre perciò stabilire la fonte, la provenienza della tradizione, che per i cristiani è Gesù e gli apostoli e discepoli. Il modo che i cristiani hanno per autenticare una tradizione e per riconoscerne la validità è allora vedere se essa sia o meno conforme alla Scrittura. Una tradizione non necessariamente è sbagliata in sé, lo è solo se annulla o se è contraria alla Parola di Dio. Paolo invita i tessalonicesi a conformarsi alla tradizione data a loro dagli apostoli: “Così dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti (paradosis) che vi abbiamo trasmessi sia con la parola, sia con una nostra lettera.” (2 Tessalonicesi 2,15). La tradizione qui è intesa come un messaggio ispirato, un insegnamento apostolico: sono gli insegnamenti degli apostoli, ispirati dallo Spirito Santo e trasmessi alle chiese. Il Nuovo Testamento raccoglie e contiene tutte le tradizioni degli apostoli che sono necessarie al culto e alla vita delle chiese e del cristiano. Dunque, quale tradizione? Da questo breve studio possiamo dire che esistono tre tipi di tradizioni: 1) le tradizioni di Gesù e degli apostoli; 2) le tradizioni “neutre” degli uomini; 3) le tradizioni degli uomini che sono contrarie alla Scrittura, che annullano il comandamento di Dio. Queste ultime vanno indubbiamente rigettate dai cristiani. Gesù lo dice espressamente (Matteo 15 e Marco 7). E Pietro e Giovanni di fronte al Sinedrio affermano che bisogna ubbidire a Dio, non agli uomini (Atti 4,19). Le tradizioni qui chiamate “neutre” sono tutte quelle che non aggiungono nulla di più alla fede e non tolgono niente al cammino per lo Spirito. Sono di vario tipo e riguardano gli aspetti più diversi della vita. Alcune possono interessare pure la vita della chiesa, ad esempio: nella maggior parte delle comunità è consuetudine fare lo studio della Bibbia il mercoledì sera. È una “tradizione”. Non è certamente sbagliata, ma nulla toglie che la chiesa si possa riunire di martedì o di venerdì. Questa buona abitudine non deve diventare normativa, non deve essere imposta come se fosse Parola di Dio. Infine ci sono le tradizioni di Gesù e degli apostoli riportate nel Nuovo Testamento. E queste vanno accolte e ritenute. Come dice Paolo nel testo già citato, il cristiano deve “stare saldo” nelle tradizioni che lo Spirito Santo ha trasmesso alle chiese nel Nuovo Testamento.

Paolo Mirabelli

01 ottobre 2015

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.