Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

Dire “Gesù è l’unico Signore”, come fecero i primi discepoli nel libro degli Atti degli Apostoli, significa dire che non ci sono altri signori oltre a Gesù; non ci sono altri idoli; non ci sono altri scopi e altre motivazioni nella vita. Significa dire che siamo persone libere da ogni dominio e signoria; persone libere perché liberate dal Vangelo; persone che non “levano più il cappello” davanti a nessuno, che non si inchinano davanti a niente, per nessun motivo. Dire “testimoni del Cristo risorto” significa dire che siamo persone che hanno fatto esperienza del Risorto, persone che hanno incontrato Gesù Cristo e ne sono diventate discepoli e testimoni. Come gli abitanti di Sichar, nel racconto della donna samaritana (Giovanni, capitolo 4), la nostra fede deve passare dalla testimonianza all’esperienza; vale a dire, dobbiamo passare da una fede basata sulla testimonianza di qualcuno a una fede che fa esperienza dell’incontro con il Figlio di Dio; dobbiamo poter dire: “Crediamo in Gesù non più a motivo della tua testimonianza, ma perché abbiamo udito e sappiamo che egli è veramente il salvatore del mondo e il Signore della vita”. Solo chi ha incontrato il Cristo risorto può parlare di risurrezione e di vita, e può essere un testimone della vita e della speranza. E se siamo testimoni della vita e della speranza, non possiamo più dire: “Va tutto storto! Come faremo in questa grave crisi? Dove andremo a finire?”. Questo non è un linguaggio di vita e di speranza. Non aiuta le persone a credere e a sperare. Non convince nessuno. Il discepolo che ha incontrato il Cristo risorto, il discepolo che vuole essere testimone del Risorto, usa le parole di Gesù, parole che sono “spirito e vita” (Giovanni 6,63).

Paolo Mirabelli

15 luglio 2015

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.