Che cosa sono i Salmi?
Sono il racconto della scoperta quotidiana della presenza di Dio nella vita.
Sono un microcosmo di tutto l’Antico Testamento.
Sono la storia della storia biblica sotto forma di preghiera.
Agostino d’Ippona: Dio ci mette sulle labbra le stesse parole con cui vuole essere pregato.
Il nome: “Tehillim = inni; oppure: “Sefer Tehillim” = libro degli inni.
Nella Bibbia latina sono detti : Libro dei Salmi o Salterio.
Nel TaNak (l’AT ebraico) costituiscono la terza parte: Torah, Nebiim e Ketubim (Salmi).
I Salmi sono divisi in cinque libri, come la Torah (la Legge). Alcuni studiosi addirittura considerano i Salmi “la Torah sapienziale”, oppure: “la Torah davidica”.
I Salmi riportano una diversa numerazione nelle versioni greche e latine rispetto al testo masoretico, il testo ebraico. Non si è mai capito il vero motivo di ciò. Comunque, quando in una versione dei Salmi ci sono due numeri, il numero più alto si riferisce al testo masoretico.
Diversi Salmi sono preceduti da un titolo che fa parte del testo, non è stato aggiunto da chi (il traduttore) ha fatto le versioni moderne. La versione greca è più ricca in questo senso.
Chi è l’autore dei Salmi?
Tradizionalmente il Salterio è attribuito a Davide. L’antichità attribuiva il Salterio nella sua totalità a Davide. In realtà ci sono diversi autori, e Davide certamente è uno degli autori e senz’altro il più celebre. Altri autori sono: i figli di Core (Kore), Asaf, Etan l’Ezrahita e altri ancora. Il Salmo 90 è attribuito a Mosè: “Preghiera di Mosè, uomo di Dio”.
“Ledawid”: il laned d’autore.
I Salmi nascono dalla vita quotidiana. In essi si raccontano le più diverse esperienze in tempi e luoghi differenti: dal dolore alla gioia, da Gerusalemme all’esilio in Babilonia.
Il Salterio contiene 26 beatitudini, dal Salmo 1 al Salmo 146. Beato l’uomo che non segue gli empi ma cammina nella legge di Dio e la medita di continuo, giorno e notte. Beato l’uomo che ha il Dio di Giacobbe per suo aiuto.