Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

Martin Luther King è stato un pastore battista, morto assassinato a Memphis nel 1968, e leader dei diritti civili. Tra i suoi discorsi più celebri c’è senz’altro “I have a dream” (“Io ho un sogno”), nel quale egli si batteva perché ogni uomo venisse riconosciuto uguale ad ogni altro, con gli stessi diritti e le stesse prerogative, senza più distinzione e discriminazione tra bianchi e neri. Quando Barack Obama fu eletto la prima volta presidente degli Stati Uniti, si disse che la profezia di Martin Luther King si fosse finalmente avverata, adempiuta. In quei giorni, al volto di Obama mostrato in televisione si sovrapponeva quello del pastore battista e del discorso da lui pronunciato molti anni prima: “I have a dream”. Come per dire: quel sogno e quella profezia si sono ora adempiuti, e per la prima volta l’America ha un presidente afroamericano. Sul volto di molti neri scendevano lacrime di gioia e di commozione. Il motivo per cui ho raccontato del pastore battista e del presidente americano è perché, in questi giorni, ho ascoltato qualcuno dire, cito letteralmente: “Le profezie dell’Antico Testamento non parlano in maniera diretta di Gesù Cristo. È Paolo e i primi cristiani, che dopo la risurrezione, rileggono l’Antico Testamento, spesso forzando i testi o inserendo parole che il testo originale non ha, per trovare in esso delle profezie. Il ‘servo sofferente’ dell’Antico Testamento non è certo Gesù, sono stati gli scrittori del Nuovo Testamento e i cristiani a fare questa identificazione. L’Antico Testamento non conosceva Gesù, come Martin Luther King non conosceva Barack Obama”. Che dire? Apparentemente sembra un ragionamento convincente, giusto, in realtà è del tutto errato e privo di fondamento biblico. Il tema delle profezie è così ampio che merita una trattazione approfondita. Io qui mi limito solo ad alcuni punti sul concetto di profezia e sul riferimento a Gesù, per rispondere alla questione appena accennata.
Primo. È vero che Martin Luther King non conosceva Obama e che non poteva parlare di lui. Ma il suo sogno non era una profezia nel senso biblico del termine, semmai una previsione. La differenza tra profezia e previsione è che la profezia appartiene all’ordine della rivelazione di Dio, mentre la previsione segue un processo induttivo e razionale, si basa su dati, fatti, attese, prospettive; basti pensare alle previsioni del tempo o a quelle politiche o di mercato. Il profeta annuncia una parola altra ricevuta da Dio, spesso usando la formula: “Così dice il Signore”, oppure: “Lo Spirito dice che”. Chi fa previsione invece elabora dati empirici. Certamente il messaggio di Martin Luther King era ispirato alla Bibbia: egli infatti richiamava le coscienze degli americani agli insegnamenti evangelici sull’uguaglianza degli uomini. Il suo desiderio era quello di vedere il giorno in cui i neri venissero trattati come i bianchi. E il suo sogno si è realizzato perché l’Americana ha seguito un processo di democratizzazione che ha portato a questi esiti.
Secondo. È vero che nella Bibbia ci sono parole e profezie che hanno molti adempimenti. Ad esempio, i profeti spesso rimproverano al popolo di avere un cuore duro che non vuole ascoltare Dio. È evidente che queste parole hanno un adempimento sempre nuovo. Ci sono però molte profezie dell’Antico Testamento che hanno adempimento soltanto in Gesù Cristo, non possono averne altri. Cito alcuni esempi, i primi che mi vengono in mente: la sua nascita da una vergine (Matteo 1,23), a Betlemme (Matteo 2,4-6), l’adorazione che gli è dovuta (Ebrei 1,6), la sua morte per i peccati del mondo e la risurrezione (Luca 24,44-47).
Terzo. Nell’Antico Testamento ci sono diversi tipi di profezia, non entro qui nel merito, ma tutte le profezie, sia quelle dirette che indirette, trovano in Gesù il loro adempimento. Gesù stesso dice che tutto l’Antico Testamento testimonia e parla di lui (Luca 24,25-27.44-47; Giovanni 5,46). L’Antico Testamento dunque senza Gesù rimane incompiuto, nascosto, incompreso, oscuro.
Quarto. È vero che Gesù nasce molto tempo dopo i profeti. Ma è altrettanto vero che era “lo Spirito di Cristo” che era in loro (nei profeti) che testimoniava di lui (1 Pietro 1,11-12). Giovanni dice che Isaia “vide la gloria di lui e di lui parlò” (12,41). I profeti non conoscevano Gesù direttamente, come lo hanno conosciuto gli apostoli, ma avevano di lui la conoscenza profetica che lo Spirito dava loro. I profeti non conoscevano Cristo come gli apostoli, ma egli conosceva i profeti perché era prima di loro, prima di Abramo (Giovanni 8,52-59), e operava in loro mediante lo Spirito.
Quinto. Dire che l’Antico Testamento non conosce Gesù Cristo significa dire che la storia di Gesù è un’altra storia rispetto a quella dell’Antico Testamento. E questa è una affermazione non vera. Sia l’Antico che il Nuovo Testamento raccontano una stessa storia, che non è tanto la vita del patriarca Abramo, o del re Davide, o dell’apostolo Paolo, quanto piuttosto è la storia della salvezza, di cui queste persone sono dei tasselli. La Bibbia racconta la rivelazione di Dio nella storia, e parla di quello stesso Dio che si è rivelato ad Abramo, a Davide e a Paolo. La Bibbia, dunque, racconta un’unica grande storia e parla di un unico grande evento di salvezza per il mondo: Gesù Cristo.

Paolo Mirabelli

23 aprile 2015

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.