“Che cos’è verità?”, è la domanda rivolta da Pilato a Gesù (Giovanni 18,37-38). Recentemente mi è capitato di parlare di Gesù a un pubblico composto, prevalentemente, di persone laureate. Di fronte a una mia affermazione sulla verità, sono stato prontamente interrotto da una professoressa di filosofia, la quale immediatamente ha ribadito: “In filosofia non esiste più la verità!”. Come dire: finalmente ci siamo liberati delle verità delle religioni e nessuno può più imporci alcuna verità. Il problema del rapporto tra Gesù e la verità interroga l’uomo del nostro tempo e il pensiero moderno. Per questo è bene parlarne. Il cristianesimo non solo dice che esiste la verità, ma che la verità è Gesù Cristo. La domanda allora che si pone è: come è possibile che la verità sia Gesù Cristo? Prima di rispondere, un flash sulle premesse filosofiche che hanno portato al pensiero moderno. Secondo la filosofia greca, la verità è la realtà delle cose. Secondo il dualismo platonico, la verità si distingue dai fenomeni ed è al di fuori del fluire del tempo: la verità si identifica con il mondo delle idee. Con il razionalismo si è passati dal “luogo della verità” (Platone) al “criterio della verità” (Cartesio, Kant). Per Cartesio, il modello di ogni verità è la verità della matematica. Per Leibniz la conoscenza della verità non ha nulla in comune con l’esperienza. Queste premesse filosofiche preparano l’assioma di Lessing: “Verità storiche e contingenti non possono mai diventare la prova di verità necessarie di ragione”. Un ultimo tassello prima di concludere questo flash. Max Stirner fa questa affermazione: “Tutte le verità al di sotto di me mi sono care, ma una verità al di sopra di me in conformità della quale io dovrei regolarmi, ebbene, di verità simili io non ne conosco”. E ancora: “Sono io il criterio della verità”. Dunque, ogni uomo per lui si costruisce la propria verità. Ecco perché oggi in molti non parlano più di verità, ma, al massimo, delle verità della fede. Si dice che ognuno ha la sua verità. Il contesto poi interreligioso nel quale viviamo non aiuta certo ad avere una idea univoca della verità: si pensa comunemente che, in fondo, ogni religione affermi un aspetto valido della verità. E comunque la verità alla quale ognuno crede, o che si è costruito con le proprie mani, va mantenuta privata, e non va imposta a nessuno. Ecco perché per molti non c’è più nessun legame tra Gesù e la verità. Gesù Cristo si trova tagliato fuori dalla verità. Torniamo ora alla domanda di Pilato sulla verità. È interessante che questa domanda, apparentemente senza risposta, si trovi nel vangelo di Giovanni, il vangelo che più parla della verità. Giovanni è il vangelo nel quale Gesù afferma di essere “la verità” (14,6), nel quale sostiene che le sue parole siano la verità (8,31-32). Gesù non è uno dei tanti maestri, non è uno qualunque, non è semplicemente uno di noi. Gesù è il Logos (la Parola) fatto carne, è il Figlio di Dio, è il Signore. Ecco, dunque, prima di domandarsi, come Pilato: che cos’è verità?, bisogna chiedersi: chi è Gesù?