Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

In quasi tutte le case degli italiani c’è una Bibbia. Alcuni la leggono, altri no. Vista in uno scaffale di una libreria, assieme ai tanti altri libri, la Bibbia è un libro come gli altri: ha una copertina, delle pagine, con il numero di pagine, ed è scritta e stampata come tutti gli altri libri. Non c’è differenza, se vista dall’esterno. Tra coloro che la leggono ci sono dei credenti che sono consapevoli di leggere il Libro di Dio, la Parola di Dio, e il loro cuore batte nel sentire la melodia di Dio che ristora la loro anima: è come acqua che disseta e pane che sazia; è come uno specchio che riflette il loro essere o una spada che provoca ferite in tutto il corpo, l’anima e lo spirito, per giungere sin nelle midolla. Altri invece, dopo aver letto qualche pagina, la chiudono e la ripongono nello scaffale, delusi perché non hanno trovato ciò che cercavano: non è un oroscopo, né un libro che svela qualche segreto su come fare i soldi facilmente; piuttosto parla di perdono, di tolleranza, di fedeltà, di sopportazione, di onestà e lealtà; sentenzia contro il dio denaro; si contrappone a tutti gli schemi e criteri di grandezza di questo mondo. Che cosa ha da dire la Bibbia a una società come la nostra nata dall’illuminismo, dalle rivoluzioni e dalle lotte per i diritti dell’uomo?


C’è uno squilibrio radicale tra l’uomo e il Libro che pure è stato scritto per lui. Riguarda la capacità di comprendere e spiegare con le sue sole forze umane il mistero e gli insegnamenti spirituali che la Bibbia contiene. La Bibbia rivela Dio e parla dell’uomo; parla di Dio all’uomo e parla a noi e a Dio dell’uomo. Quando parla dell’uomo, non dice soltanto che egli è il capolavoro della creazione di Dio, fatto a sua immagine e somiglianza, ma racconta anche i suoi fallimenti, il suo peccato, il suo triste e terribile destino: “Nudo sono venuto nel seno di mia madre, nudo tornerò nel cuore della terra” (Giobbe). Dicevano gli antichi: si nasce con i pugni chiusi, a voler significare che si vuole prendere e possedere il mondo intero; si muore con le mani aperte, poiché niente si possiede veramente e il nulla è ciò che è per sempre. Quando parla di Dio, la Bibbia non ci descrive la sua vita, come fa la mitologia che ci racconta persino i capricci degli dèi, ma ci dice del suo amore per gli uomini. Il centro e il cuore della Bibbia è un nome: Gesù Cristo.


Quando ti accosti alla lettura della Bibbia con profonda umiltà, guidato dallo Spirito, ti accorgi che essa è come un quadro che non riesci a smettere di ammirare, come il tramonto o il sorgere del sole che ti cattura, come la primavera che ti incanta. Quando si legge la Bibbia con l’intenzione di porsi all’ascolto del Dio che parla nel Figlio, si scopre che essa è come un piccolo seme seminato in terra, ma cresce così tanto da diventare albero, e gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami. Con la lettura cresce il lettore e cresce la Bibbia. Cresce la Bibbia non nel senso che si aggiungono altre o nuove pagine al libro, bensì nel senso che rivela un Dio sempre più grande, insegnamenti sempre nuovi, una storia d’amore infinita. È come il pozzo di Giacobbe, dove è possibile attingere ogni giorno acqua che disseta. È come il miracolo della manna. Cresce il lettore, perché la sua vita si dirige là dove la Parola lo guida e lo conduce. Cresce perché la Parola scava dentro di lui e le sue domande ricevono risposte proporzionate alla sua maturità. Cresce e si rinnova la sua vita e il suo cammino di fede: la vita acquista senso, la fede si rafforza perché viene per mezzo della Parola di Cristo. È come salire i tornanti di una montagna: tutto diventa più visibile e bello, e lo sguardo si perde incantato tra la terra e il cielo. Nasce il desiderio di un continuo bisogno di elevarsi con ali d’aquila verso il Dio che ci comprende e ci reclama a sé, perché ci ama.


La Bibbia è come uno specchio in cui io mi specchio (Giacomo). Lì veniamo a conoscere il nostro bene e il nostro male. Lì possiamo scorgere la nostra vera immagine: chi siamo, da dove veniamo, qual è il nostro destino, che senso ha la nostra vita, perché esistiamo e viviamo, come possiamo superare i fallimenti e dare senso a noi stessi e alla nostra esistenza. La Bibbia è anche una spada affilata a due tagli, che penetra nel profondo per giudicare e rivelare persino i sentimenti più segreti e nascosti. Per fare questo, essa deve aprire come il bisturi del medico. È un’azione che non uccide, ma guarisce, che mette in crisi il falso e suscita il vero e provoca conversione. Ad alcuni profeti il Signore chiede di mangiare il rotolo del libro (Ezechiele), perché la parola di Dio sia assimilata. La parola del Signore deve diventare nel cuore e nelle ossa un fuoco ardente che non si può contenere (Geremia). Bisogna mettere la Parola di Dio nel cuore e sentirne il calore per gustarla.

Paolo Mirabelli

19 febbraio 2022

Gallery|Bibbiaoggi
Foto & Post della Gallery: 1665
Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.