Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

Tutta la Bibbia è ispirata da Dio, dal primo all’ultimo libro. Ma nella Bibbia ci sono i vangeli, che sono come un gioiello prezioso inserito in uno scrigno. I vangeli non solo sono ispirati da Dio, ma hanno per oggetto la vita e l’insegnamento di Gesù Cristo, nostro Signore. La divisione della storia si fa a partire dalla venuta di Gesù: prima e dopo Cristo. Ciò vuol dire che prendiamo come punto di partenza Gesù. Prima della sua venuta, per noi c’era l’attesa; dopo la sua venuta, noi viviamo la sua presenza. In tutti i libri della Bibbia incontriamo grandi uomini di Dio, nei vangeli noi incontriamo Gesù. Nei vangeli non solo c’è la storia della nostra salvezza, ma c’è il nostro Salvatore.


A scuola abbiamo studiato la storia di uomini celebri: Giulio Cesare, Dante Alighieri, Cristoforo Colombo. Di loro conosciamo le loro vite, più o meno romanzate. Il loro genio, la loro arte, le loro opere li hanno fatti entrare nella storia. Tutti loro sono diventati eroi della storia umana. Ma essi non sono vissuti per noi, non hanno dato la loro vita per salvare noi. Gesù invece ci ha redenti, e i vangeli raccontano la storia della nostra salvezza, di come egli è morto in croce per noi.


Leggendo la Bibbia veniamo a conoscere uomini e donne di Dio. Abramo lo ricordiamo per la sua grande fede, Giuseppe per i sogni e l’odio dei fratelli, Mosè per aver liberato Israele dalla schiavitù egiziana, Giosuè per aver conquistato la terra promessa, Raab per aver salvato se stessa e la sua famiglia dalla distruzione di Gerico, Davide per essere il cantore d’Israele e l’autore di molti salmi. Pietro, Andrea, Giovanni, Maria, la Maddalena, Paolo, Stefano: tutti discepoli e discepole di Gesù. La Bibbia è piena di storie di uomini e donne di fede, che hanno parlato di Dio con le parole e con la vita, spesso con il martirio. Ma nessuno di loro è paragonabile minimamente a Gesù Cristo. Egli è il Figlio di Dio. Gesù è colui che dà risposta alla nostra inquietudine e al bisogno di senso. Lui solo può dire di essere luce, verità, vita, risurrezione, pane. Gesù è tutto ciò di cui noi abbiamo bisogno, e i vangeli lo attestano e ce lo ricordano in ogni pagina.


Gesù ha tutto e dona tutto a noi: vita eterna, pace, gioia nel cuore, sicurezza per il presente, forza per la volontà, chiarezza per l’intelligenza, beatitudine per l’eternità. Il Vangelo (Matteo, Marco, Luca e Giovanni) è la buona e gioiosa novella annunciata al mondo, questo è il significato della parala greca “evangelo”. Pascal scriveva: “Fuori di lui non c’è che miseria, errori, tenebre, morte, disperazione”. Il desiderio di salvezza e di vita di ogni uomo trova in Gesù compimento. È inutile affidarsi agli uomini grandi o rivolgersi a maestri fallaci e truffaldini di questo mondo: sono pozzi e cisterne screpolate, denunciati dal profeta Isaia, che non contengono acqua che possa dissetare la sete dell’uomo, dove non si trova che disinganno. Nella Bibbia è Dio che ci parla attraverso uomini o scrittori ispirati, nei vangeli noi ascoltiamo e sentiamo la voce di Gesù Cristo.


Quando si legge un qualunque libro, dopo averlo letto alcune volte, si ha la sensazione che non c’è più nulla di nuovo, non ha più niente da dirci: ci ha detto tutto ciò che voleva dirci l’autore. Quando si rilegge un bel romanzo, l’interesse per quel libro viene sempre più scemando a ogni lettura: la trama è ormai conosciuta, l’impressione è sbiadita. Ogni libro scritto dagli uomini dopo averlo letto sa di vecchio: gli scaffali dei mercatini dell’usato sono pieni di libri vecchi e polverosi. Non è così per i vangeli (e la Bibbia). Si possono leggere i vangeli dieci, cento, mille volte, e vi si trova sempre qualcosa di nuovo: un insegnamento, un messaggio che edifica la vita e sazia il nostro essere. Non si finisce mai di leggere i vangeli. Ogni nuova lettura è piena di rivelazioni e diviene affascinante; le prospettive e gli orizzonti si allargano. Tutte le nostre letture dei vangeli non potranno mai esaurirne il contenuto. La storia di Gesù è come la luce del sole: illumina tutti, ma nessuno la esaurisce mai. I vangeli sono come una fonte d’acqua che sempre disseta, come l’emozione del tramonto o dell’alba, come la bellezza del cielo stellato, dei monti e del mare.


Se un libro si indirizza ai bambini, lo fa in maniera infantile, come le favole. Se invece si indirizza a gente colta e intellettuale, lo fa con eccellenza di argomenti, per la serietà dei lettori. La regola è: ai bambini cose infantili, ai geni cose geniali. Non è così per i vangeli, per la vita e gli insegnamenti di Gesù. Lo stesso racconto (miracoli, parabole, insegnamenti, fatti) è latte per i bambini e pane per gli uomini maturi. I vangeli sono stati scritti affinché crediamo che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché credendo noi abbiamo vita nel suo nome.

Paolo Mirabelli

27 agosto 2021

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.