Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

Quanti libri esistono al mondo! La Bibbia non è uno dei tanti o uno fra i tanti. La Bibbia è il libro di Dio. La Bibbia, secondo il significato di questa parola greca, è “il libro per eccellenza”. Tertulliano la indicava come la “divina biblioteca”. Certamente esistono romanzieri affascinanti, grandi storici, profondi filosofi, grandi scrittori, eppure le opere che questi uomini scrivono e il Vangelo di Cristo rimane sempre una grande distanza, come quella che separa l’umano dal divino. Tutti i capolavori letterari del mondo impallidiscono di fronte alla Bibbia. I pensieri dei grandi geni sono niente o insignificanti se paragonati ai pensieri di Dio contenuti nella Bibbia. Noi cristiani dobbiamo perciò mettere la Bibbia al di sopra di qualsiasi altro libro umano, leggerla, meditarla viverla.


Perché diciamo che la Bibbia è “il libro di Dio”, se ne conosciamo gli autori umani? Mosè, Davide, Isaia, Geremia, Matteo, Giovanni, Paolo: sono alcuni dei nomi degli autori umani dei libri biblici. Il fatto è che questi autori umani sono stati mossi dallo Spirito Santo quando hanno scritto i libri della Bibbia. È stata la mozione di Dio a spingere questi autori a scrivere. Non solo gli autori umani sono stati motivati dallo Spirito Santo a scrivere (mozione antecedente), ma sono stati anche assistiti dallo Spirito di Dio in maniera permanente mentre scrivevano i libri ispirati. Dio non solo ha agito sulla volontà dello scrittore per spingerlo a scrivere, ma ha anche guidato la sua intelligenza perché esprimesse esattamente ciò che Dio voleva trasmettere all’uomo, a Israele e alla chiesa. Spesso la Scrittura stessa afferma che Dio mette le sue parole nella bocca del profeta, come nel caso di Geremia (1,9), o che ci ha parlato tramite Mosè e i profeti (Ebrei 1,1). Paolo è cosciente di scrivere alla chiesa di Corinto i “comandamenti del Signore”. Quando gli apostoli o gli autori del Nuovo Testamento citano un brano o un testo dell’Antico Testamento dicono o scrivono semplicemente: “Dio ha detto”. Pietro, nella sua seconda lettera, afferma che gli uomini che hanno parlato di Dio nella Scrittura erano “mossi dallo Spirito Santo” (1,21). Non sempre gli autori comprendevano le cose che scrivevano: la parola di Dio va oltre il profeta che la pronuncia o la scrive.


Il “soffio di Dio”, che costituisce l’ispirazione, non sopprime la libertà e i modi di espressione dello scrittore umano. Sappiamo dalle Scritture stesse che molti autori dei libri biblici hanno consultato documenti anteriori, si sono serviti di fonti, si sono informati accuratamente dai testimoni oculari dei fatti evangelici. Se lo Spirito Santo avesse voluto sostituirsi agli scrittori umani, e redigere lui stesso la storia d’Israele e la vita di Gesù raccontata nei vangeli, avrebbe fatto calare i libri dal cielo, come le tavole della legge del Sinai, ma persino le due tavole di pietra della legge furono preparate da Mosè, e su quelle Dio scrisse i comandamenti con “il suo dito”. Comprendere come avvenne il “miracolo della ispirazione” e la collaborazione tra l’umano e il divino rimane in parte un mistero per noi: a volte Dio ha “dettato” le parole, a volte ha voluto che l’autore umano facesse una ricerca accurata e si servisse di fonti, documenti e testimoni. Non bisogna contrapporre l’azione di Dio a quella dell’autore umano, né credere che lo scrittore venisse completamente trasformato in semplice macchina da scrivere quando scrisse il testo sacro. Bisogna invece cerca di armonizzare l’agire di Dio, l’ispirazione, e quella dell’uomo: Dio è la causa principale, l’uomo lo strumento intelligente. Poiché i libri della Bibbia sono ispirati da Dio, crediamo che la Bibbia è “il libro di Dio”.


Riassumendo, abbiamo cercato di dire alcune cose. La prima: l’ispirazione è l’azione di Dio su un autore umano, che lo spinge e lo guida nello scrivere un libro sacro. La seconda: la Scrittura è il libro di Dio scritto da uomini ispirati. La terza: Dio soffia il suo Spirito nell’autore umano, ed egli scrive, pensa, ricerca, si informa, compone il libro secondo il suo stile e il suo metodo di lavoro. La quarta: Dio spinge l’autore a scrivere, lo assiste nello scrivere, gli ispira le idee e i concetti, lo guida nella ricerca dei fatti, lo controlla e orienta il testo perché ne risulti un componimento che esprima la sua volontà per l’uomo di fede di ogni tempo. La quinta: anche se i libri della Bibbia hanno due autori, Dio e l’uomo, l’autore principale è Dio; per questo diciamo che la Bibbia è “il libro di Dio”. Agostino d’Ippona diceva che “il Vangelo è la bocca stessa di Gesù Cristo”.


Si leggono tanti libri durante la vita: alcuni interessanti, altri meno; alcuni dicono delle banalità, altri cose intelligenti; alcuni hanno dei buoni insegnamenti, altri no. Ma soltanto la Bibbia ci fa gustare la bellezza e la profondità della parola di Dio, perché la Bibbia è il libro di Dio.

Paolo Mirabelli

26 agosto 2021

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.