Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

“Ricordo quando ero giovane e viaggiavo più spesso in macchina. Ricordo che sulla strada spesso c’erano dei tunnel da attraversare. I tunnel non sono belli da attraversare: c’è oscurità e nessun panorama da ammirare. A me i tunnel mettevano angoscia, ma superato il tunnel riappariva la luce e i meravigliosi paesaggi della natura. Credo sia così per ognuno. Tutti noi camminiamo sulla strada della vita dove ci sono molti paesaggi da ammirare, che ci rendono felici, ma ci sono anche dei tunnel oscuri da superare, e il motivo è il fatto che viviamo in un mondo malato. Ciò che ci deve dare conforto è sapere che il nostro Dio è sempre al nostro fianco. Gesù è venuto per riprendersi l’umanità e portarla in un mondo dove non ci sono più il male, né tunnel da attraversare. Abbiamo capito che i tunnel sono come delle prove che servono a far riflettere l’umanità e fargli apprezzare i meravigliosi paesaggi della luce. Noi cristiani, uomini e donne di fede, sappiamo che è tutto sotto il controllo di Dio; sappiamo che i periodi di prova (tunnel) fanno parte della vita e che se restiamo ancorati al Signore ne usciremo forgiati; sappiamo che le prove della vita aiutano l’umanità a crescere. Chi non crede, però, corre il rischio di perdersi e di perdere la speranza nel tunnel, poiché non vede in lontananza la luce di una vita futura.” (Carmela Ligorio).


È molto bella questa immagine della vita come un viaggio in macchina, con panorami splendidi da ammirare, ma anche con tunnel o gallerie da attraversare. È vero, i tunnel non sono piacevoli da vedere e mettono una certa angoscia. In autostrada, mentre lo si attraversa, si guarda la luce in fondo al tunnel, quando sono diritti e non molto lunghi, e ci si affretta ad uscirne presto. All’uscita del tunnel si tira un sospiro di sollievo nel vedere la luce e si torna ad ammirare i panorami mediterranei del nostro Paese, che assomigliano a dei quadri dipinti da un artista. Oggi si parla molto di tunnel in senso metaforico, per dire un tempo di crisi che qualcuno sta attraversando, o una brutta malattia, o problemi con la tossicodipendenza. I tunnel possono essere tanti e di diverso tipo, possono durare poco o molto tempo. La pandemia, dovuta al Corvid-19, è come un grande tunnel, che inaspettatamente abbiamo incontrato nel nostro viaggio in macchina. Dopo circa un anno, ancora facciamo fatica a vedere la luce in fondo al tunnel, brancoliamo nel buio e ci affrettiamo nella speranza di uscirne presto. Siamo in attesa, in preghiera, e desiderosi di vedere la fine di questo lungo tunnel, per tornare a vivere nella luce della normalità e ammirare i meravigliosi paesaggi e la quotidianità di un tempo.


Il viaggio in macchina, che tutti noi facciamo, ci obbliga ad attraversare dei tunnel, perché la strada che percorriamo in questa vita è fatta di pianure e di montagne, di discese e di salite, di curve pericolose e di lunghi rettilinei, dove la vista non è impedita. Ma nonostante le difficoltà e i tunnel che dobbiamo attraversare, viaggiare è bello e piacevole; è bello viaggiare di notte, quando si vedono le luci delle case dei paesini arroccati sulle montagne, e di giorno, quando la luce del sole mostra ogni dettaglio dei luoghi e la bellezza del nostro Paese.


Noi non siamo i soli né i primi a parlare della vita come un viaggio, che attraversa luoghi incantati e tunnel bui. In un antico scritto, un tale racconta di un luogo incontrato durante un viaggio sul suo carro che lo porta in patria. “Esiste nel lontano Oriente un felice paese, dove si apre la gran porta del cielo, e il sole riversa la sua luce primaverile e il suo dolce calore. Esso si leva al di sopra delle più alte montagne, circondato da una foresta sempre verde. Nel mezzo gorghiglia una sorgente e un albero meraviglioso, carico di frutta vellutata. Nel bosco vi dimora un uccello canterino. Quando al suo primo risveglio il mattino di croco si va tingendo di porpora, l’uccello va a posarsi sulla cima dell’albero, e comincia a cantare e a salutare con splendida voce il nuovo giorno. La folla saluta esultante, come spettatori incantati.” Questo racconto è forse fantasioso e immaginario, ma su un punto attira la nostra attenzione: il desiderio di viaggiare che è in ogni uomo, in ogni tempo; e chi non può farlo fisicamente, perché ne è impedito, lo fa con l’immaginazione e la mente.


La vita di ciascuno di noi è come un viaggio in macchina, durante il quale ognuno vede il mondo che attraversa, che lo circonda e lo attira, fatto di paesaggi belli e di qualche tunnel da attraversare. Non scoraggiamoci quando dobbiamo attraversare dei tunnel, ma andiamo avanti con il Signore, perché alla fine di ogni tunnel c’è ancora la luce e nuovi paesaggi da ammirare che ci attendono.

Paolo Mirabelli

14 gennaio 2021

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.