Hai visto mai gli alberi di faggio d’inverno? Quello che più colpisce l’occhio sono le foglie secche e ingiallite, sgualcite e grinzose, attaccate sui rami dell’albero sin dall’estate scorsa. A nessuno viene in mente di staccare e raccogliere quelle foglie dai rami in inverno, e perché dovrebbero farlo? In autunno le vecchie foglie attaccate agli alberi cadono lentamente, e quando l’inverno sta per finire, l’albero di faggio è quasi del tutto spoglio e i suoi rami dormienti. Ma appena la primavera si fa sentire, con la sua energia, cominciano a sbocciare le nuove gemme e le nuove foglie del faggio. È un ciclo che si ripete da sempre.
Anche nella nostra vita ci sono le “vecchie foglie”: sono le abitudini, ad esempio, della vecchia vita di prima, quando eravamo senza Cristo, senza la vitalità della nuova vita. Molti di noi sarebbero felici di potersi liberare dalle vecchie abitudini, dipendenze e fatti negativi della nostra vita. Ma non ci riusciamo. Da soli è impossibile liberarci dalle “vecchie foglie”. Come l’albero di faggio, “il vecchio” riceve una nuova vita, così può succedere anche a ognuno di noi. La nuova vita in noi si riceve da una vera conversione a Cristo Gesù, con umiltà, pentimento, fede, ubbidienza. Con la conversione, sperimenteremo un completo rinnovamento nella nostra vita, come promessa di Dio.
Il Signore non ci libera solo dai nostri peccati. In Cristo, noi riceviamo una nuova vita; riceviamo la vita eterna e la potenza dello Spirito Santo per vivere gioiosi alla gloria di Dio. Le nostre “vecchie foglie”, Cristo le farà cadere, per poi ricevere foglie nuove e nuova vitalità e capacità di dare frutti. Come quel vecchio faggio aspetta l’arrivo della primavera, così noi desideriamo che Gesù faccia cadere del tutto le “vecchie foglie” e ci rivesta di “nuove foglie”. “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove”. (2 Corinzi 5:17 ).