Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

Che cosa succede quando i cristiani si radunano assieme? Questa domanda ne presuppone un’altra, e cioè: perché i cristiani si ritrovano assieme nella riunione della chiesa? Ovviamente noi cerchiamo nella Bibbia le risposte alle nostre domande. Non ci basta vedere come fanno gli altri. Anche perché nelle chiese non c’è un modello unico di riunione della chiesa, ma c’è ne sono tanti e diversi. Ecco tre esempi tra i più noti. In alcune chiese si assiste a veri e propri spettacoli. In altre si impiega tutto il tempo mostrando presunte manifestazioni soprannaturali. E in altre ancora c’è una liturgia sempre fissa, che si ripete settimana dopo settimana. Pertanto, l’esempio delle chiese può essere stimolante, può farci riflettere, ma non è normativo. Come cristiani, il nostro riferimento è l’insegnamento dato dallo Spirito Santo alle chiese tramite la Scrittura. Non vogliamo nemmeno fare un viaggio nella memoria, ripercorrendo la storia del cristianesimo, per vedere come si faceva il culto qualche secolo fa, o al tempo della Riforma, o prima della svolta costantiniana. Vogliamo invece andare a cercare nel Nuovo Testamento le istruzioni date da Dio, per mezzo degli apostoli e degli autori ispirati, in merito alla riunione della chiesa. È la prospettiva biblica che ci interessa riscoprire.


Il tema è insieme semplice e complesso. Perciò in questo breve articolo, che non ha la pretesa di essere esaustivo, voglio soltanto dire qualcosa sull’intrattenimento durante la riunione della chiesa alla luce delle coordinate bibliche, date per presupposte. C’è unanime consenso nel dire che viviamo in un “tempo annoiato” in cui le persone, soprattutto i giovani, non sanno come passare il tempo, come impiegare il tempo. I motivi? La mancanza di lavoro. La perdita dei valori. La crisi della politica e delle ideologie. La fine dei sogni. Il disincanto. La dissoluzione delle famiglie. Il fallimento della scuola e delle istituzioni sociali. Per dirla con una parola biblica: la lontananza da Dio, la scelta di vivere come se Dio non ci fosse. Ed ecco allora che tutto diventa intrattenimento, un passa tempo. Non c’è spettacolo televisivo che non si occupi di intrattenimento. In fondo è facile farlo ed è anche redditizio. Ci sono gli esperti della comunicazione che si inventano di tutto pur di mantenere l’attenzione del pubblico e intrattenere le persone. Così accade che persino nelle riunioni della chiesa la preoccupazione principale  è diventata come intrattenere le persone; come non annoiarle, infastidirle, stancarle. E alla riunione dei cristiani si sostituiscono veri e propri spettacoli, simili ai talk  show televisivi. Nei casi più moderati si cerca di intrattenere le persone raccontando aneddoti o barzellette dal pulpito, commentando le notizie, parlando di esilaranti avventure, offrendo momenti di svago e di ricreazione. La parola della predicazione ha così ceduto il posto alle tante parole umane,  che riempiono il tempo, che chiedono ascolto e attenzione, che lacrimano problemi irrisolti e drammi umani, il più delle volte lontani ed estranei. A quanto pare, ancora una volta Atene ha fatto scuola ai cristiani, e gli ateniesi e i forestieri passano il loro tempo ad ascoltare le novità (Atti 17,21), anziché la parola di Dio, vivente e permanente (1 Pietro 1,23).


Nessuno vuole che la gente si annoi. Anch’io a un culto noioso preferisco un culto vivo e gioioso, nel quale mi edifico spiritualmente. Ma il punto è questo: non è il culto del Nuovo Testamento a essere noioso, vuoto, arido; sono piuttosto alcuni predicatori ad annoiare, perché hanno modificato la forma, la predicazione, i contenuti e lo spirito del culto della chiesa. È il formalismo che rende il culto formale. Sono le tradizioni umane scambiate per rivelazioni di Dio che rendono il culto tradizionale e noioso. È la predicazione che non conosce la gioia del Risorto e la grazia di Dio che rende il culto pesante e inutile. È la parola di chi non è mosso dallo Spirito Santo o di chi non ha il dono della predicazione che fa diventare il culto noioso e vuoto.  


Il motivo, allora, per cui i cristiani si riuniscono non è intrattenere le persone, ma è: adorare Dio in spirito e verità (Giovanni 4,24); invocare il nome del Signore Gesù (1 Corinzi 1,2); intercedere gli uni per gli altri; pregare e lodare il Signore; predicare e ascoltare la Parola di Dio; partecipare alla Cena del Signore (1 Corinzi 10 e 11); edificare, esortare e consolare la chiesa (1 Corinzi 14); partecipare ai bisogni dei fratelli poveri (1 Corinzi 16; 2 Corinzi 8 e 9); esercitare i doni dati dallo Spirito Santo per l’utile comune  e l’edificazione del corpo di Cristo (1 Corinzi 12); fare ogni cosa, in parole e in opere, alla gloria di Dio, nel nome del Signore Gesù. Vivere la riunione della chiesa, in ogni suo aspetto e dimensione, così come descritta nella Bibbia, è spirito e vita.

Paolo Mirabelli

02 maggio 2019

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.