Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

La recente visita del Papa in Irlanda è stata accompagnata dalle polemiche e dalle critiche mosse alle gerarchie vaticane per lo scandalo sui reati di pedofilia commessi da diversi prelati cattolici, vescovi e sacerdoti. Monsignor Viganò, ex nunzio apostolico negli USA, allontanato da Benedetto XVI per volontà del cardinale Bertone, figura scomoda per il Vaticano, accusa Papa Francesco e ne chiede le dimissioni.  “In questo momento estremamente drammatico la Chiesa universale riconosca i suoi errori e in coerenza con il conclamato principio di tolleranza zero, Papa Francesco sia il primo a dare il buon esempio a cardinali e vescovi che hanno coperto gli abusi di McCarrick e si dimetta insieme a tutti loro”. A suo dire Bergoglio sapeva degli abusi sessuali commessi da alcuni alti prelati e dall’arcivescovo di Washington Theodore McCarrick, ne era stato informato tre mesi dopo la sua elezione a pontefice. Secondo Viganò, non solo Francesco sapeva e non ha fatto nulla per denunciare il male, ma ha seguito consigli perversi e ha permesso che la piaga della pedofilia in seno alla Chiesa Cattolica Americana (e non solo) dilagasse. Francesco, sostiene l’ex nunzio apostolico, sta continuando così ad appoggiare l’opera di distruzione della chiesa, sta abdicando al mandato che Cristo ha dato a Pietro di confermare i fratelli nella fede, sta permettendo ai lupi di continuare a dilaniare le pecore del gregge di Cristo.


Che dire della pedofilia nelle chiese? Come commentare questi fatti? Mi limito a fare due brevi considerazioni: una sulle violenze sessuali commesse da sacerdoti cattolici e l’altra su quanto sta accadendo in Vaticano a seguito di questo scandalo sulla pedofilia. La prima. Gli abusi sessuali sono una vergogna e una vera piaga per la Chiesa Cattolica. Non passa giorno che non vi sia un nuovo caso. Ci sono poi i casi che non vengono denunciati perché si ha paura persino di parlarne e di esporsi di fronte all’opinione pubblica. Personalmente conosco un uomo che fin da bambino e per alcuni anni è stato abusato da un sacerdote, ha permesso al parroco del suo paese di avere con lui rapporti sessuali. Quando gli ho chiesto perché lo ha fatto, lui mi ha risposto: “La mia è una famiglia povera, mio padre è morto quando io ero bambino, e i soldi che il sacerdote mi dava per i rapporti sessuali consumati con lui mi permettevano di mantenere mia madre e i miei fratelli”. Ne ha portato i traumi per diversi anni. Solo dopo la conversione, la grazia di Dio lo ha guarito dalle sue vecchie ferite. Ancora oggi, dopo più di trent’anni, quando incontra un sacerdote cattolico si gira dall’altra parte: non riesce nemmeno a guardarlo in faccia. Chi commette un reato sessuale contro un bambino non solo va subito denunciato, ma va pure immediatamente espulso dalla chiesa. È ora che la Chiesa Cattolica rifletta seriamente sul celibato forzato imposto ai sacerdoti e che faccia un vero discernimento sui ragazzi che entrano in seminario e studiano teologia per diventare sacerdoti. Il Nuovo Testamento non solo consiglia il matrimonio (Ebrei 13,4), ma chiede che gli anziani o vescovi delle comunità siano sposati (1 Timoteo 3,2-5). Paolo, l’apostolo, afferma che è meglio sposarsi che ardere (1 Corinzi 7,9). La seconda. Certamente nella Chiesa Cattolica è in atto una guerra tra conservatori e liberali, tra il Papa e la destra estrema, che non vede di buon occhio le continue aperture teologiche di Bergoglio. Ma non si può derubricare il fenomeno della pedofilia e sostenere che sia soltanto un pretesto per far dimettere il Papa in questo scontro di potere. Esso è sintomo di un male profondo. La Chiesa Cattolica dovrebbe esaminare se stessa, le sue strutture ecclesiali e le sue tradizioni umane, alla luce del Vangelo e ritornare al vero fondamento apostolico, per riscoprire così la semplicità delle chiese del Nuovo Testamento, prive di papi, cardinali, monsignori, sottosegretari e strutture di potere. Nelle chiese del Nuovo Testamento si insegna e si pratica l’accoglienza, la correzione fraterna e la disciplina con amore, ma non c’è posto per “chi, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare” (1 Corinzi 5,11). Alla chiesa di Corinto, l’apostolo Paolo scrive: “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede” (2 Corinzi 13,5).

Paolo Mirabelli

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.