Bibbiaoggi
Gesù Cristo, la Bibbia, i Cristiani, la Chiesa

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna (Giovanni 3,16).

La notizia è apparsa su tutti i giornali e i siti online. Alcuni astrofisici australiani dicono di aver scoperto un buco nero dalle dimensioni astronomiche, con una massa pari a 20 miliardi di volte il nostro sole, che ingoia ogni giorno una massa pari a quella di mezzo sole ed è dotato di una velocità di crescita elevatissima. In questo suo divorare o risucchiare la massa, il buco nero emette una quantità enorme di luce che risulta essere pari a 10 volte più luminoso della luna piena. Non capisco allora perché lo chiamano “buco nero” e non “buco luminoso”. Per arrivare a questa scoperta, gli scienziati hanno dovuto guardare indietro nel tempo a quando l’universo era ancora giovane: erano passati soltanto, si fa per dire, 800 milioni di anni dal Big Bang. E dunque, sempre secondo i loro accurati calcoli, gli scienziati sono tornati indietro nel tempo di ben 12 miliardi di anni.


Che dire? Sono sempre molto scettico su queste scoperte sensazionali che ci spiegano l’origine e l’espansione del nostro universo con delle teorie o ipotesi, basate a loro volta su altre teorie. Nella mia mente è presente il racconto della creazione della Bibbia, che trovo molto più convincente e plausibile delle teorie che escludono il Dio creatore. La teoria del Big Bang parla di un istante in cui tutto è cominciato, fino a diventare, parliamo della terra e del nostro sistema solare, il mondo così bello e armonioso, pieno di vita, che conosciamo e nel quale viviamo, fatto di colori, di stagioni, di fiori e di passeggiate sotto le stelle o in montagna e in riva al mare. La Bibbia invece parla di una creazione in sette giorni nei quali Dio ha creato la terra, i cieli, il sole, la luna e tutte le stelle. Secondo la Bibbia, Dio è all’origine ontologica e cronologica di ogni cosa. Il vangelo di Giovanni, nel prologo, afferma che ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei (la Parola); e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. Come dire: ciò che esiste, esiste perché il Signore l’ha creata; ciò che non esiste, non può venire all’esistenza. Credo in Dio e nel racconto della Bibbia, che fa di noi non una presenza dovuta al caso o alla combinazione e scontro tra forze. Esistiamo perché egli ci ha voluti, creati, amati, redenti. Preferisco questo quadro, questo racconto a tutte le teorie del caso. Chi può dirci cosa sia realmente successo miliardi di anni fa? Poiché il momento iniziale non può essere osservato o riprodotto, nessuno sa cosa sia realmente successo. Solo Dio può dircelo, lui che è un istante prima del momento iniziale, lui che è prima dell’istante del momento iniziale. Per supportare le loro teorie, questi scienziati hanno bisogno di un tempo lunghissimo: miliardi di anni. Mi sorge il sospetto che il tempo lo fanno diventare elastico per far spazio a tutto: il tempo breve stronca molte teorie evoluzionistiche, il tempo lungo invece permette di formulare le ipotesi più fantasiose. Gli storici hanno difficoltà a ricostruire un fatto accaduto qualche millennio fa, mentre questi scienziati riescono a datare con precisione fatti, perché di fatti storici si tratta, accaduti nel tempo-spazio, ci dicono con accurata precisione cosa sia successo miliardi di anni fa. La cosa che mi disturba è che queste ipotesi basate a loro volta su delle teorie vengono presentate come scoperte: si fa credere alla gente che la realtà è come loro la descrivono, ma non è così. Ancora due brevi considerazioni: una sulla luce e l’altra sul buco nero che tutto divora. Nel libro di Isaia, il giorno del giudizio di Dio contro Babilonia viene espresso come assenza di luce: le stelle non danno più la loro luce, il sole si oscura quando sorge, la luna non fa risplendere il suo chiarore (13,9-10). Mentre la promessa di salvezza per Gerusalemme viene paragonata a una grande luce super luminosa: la luce della luna diventa come quella del sole; la luce del sole diventa come sette (non dieci, come per il buco nero) giorni di luce solare messi assieme (30,26). E se anziché un buco nero, gli scienziati avessero visto un giudizio di Dio? Nella Bibbia, la morte e lo she'ol sono paragonati a un “buco nero” che tutto ingoia e divora. E se anziché un buco nero, gli scienziati avessero visto semplicemente la morte o lo she'ol che tutto divora? Ovviamente un fenomeno fisico non può essere confuso con una realtà spirituale, se si sostiene che non ci sia alcuna relazione tra spirito e materia. Eppure le due domande hanno una loro logica e fondatezza. Lascio al lettore scoprirlo.

Paolo Mirabelli

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Non basta possedere la Bibbia: bisogna leggerla. Non basta leggere la Bibbia: bisogna comprenderla. Non basta comprendere la Bibbia: bisogna viverla.

“Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.” (2 Timoteo 3,16-17). “Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.” (Salmo 62,5-6).

Trova il tempo per pensare; trova il tempo per dare; trova il tempo per amare; trova il tempo per essere felice. La vita è troppo breve per essere sprecata. Trova il tempo per credere; trova il tempo per pregare; trova il tempo per leggere la Bibbia. Trova il tempo per Dio; trova il tempo per essere un discepolo di Gesù.